mercoledì 16 gennaio 2013

festa di nozze

credo primi anni 20, forse addirittura un po' prima... Balme, chiesa di Sant'Urbano...
festa di nozze dei nonni paterni, questi "sconosciuti"!
nella foto riconosco i due sposi e la bisnonna (mamma della nonna) che io chiamavo nona la vieje (nonna la vecchia, per distinguerla dalle altre nonne)

dal paese del darvindunque

magna Neta, zia e madrina di mia madre e moglie di barba Mini (Mini d'la luce).
e' un personaggio di uno dei racconti che si trovano in un libro di Massimo Ottolenghi, anzi e' praticamente il personaggio che da' il titolo al libro stesso che e' DAL PAESE DEL DARVINDUNQUE.
"darvindunque" era un suo intercalare; nel suo parlare, di tanto in tanto, usciva questo modo di dire privo di senso....
la mamma quando ha letto la storia si e' quasi offesa, prendendo questa come una presa in giro alla memoria della zia...valle a far capire che invece e' quasi un simpatico ricordo!...anche se a dire il vero sembra che fosse ancora un qualcos'altro quel che diceva in questo suo "straparlare", un qualcosa di simile comunque...

domenica 30 gennaio 2011

il silenzio della nevicata



il silenzio della nevicata... e sentire il russare del cane che dorme ai miei piedi... e perdere lo sguardo in quell'immenso polverio... e lasciar libero il pensiero e pensare a tutto e pensare a niente... ricordare...
e intanto il mondo e' gia' coperto di uno strato bianco di malinconia...


giovedì 27 gennaio 2011

la giornata della memoria

anche i nonni materni sono stati tra i "giusti". a quei tempi ospitarono e nascosero una famiglia di ebrei: padre, madre e figlia. all'occorrenza - nel caso di rastrellamenti e controlli vari - li nascondevano in un buco ricavato nella stalla, sotto la lettiera delle mucche, al quale si accedeva attraverso una botola. era un piccolissimo spazio dentro al quale i poveretti dovevano stare stretti e rannicchiati.

sabato 8 gennaio 2011

soprusi

i nonni materni, a differenza di quelli dalla parte di mio padre, erano delle persone umili. a causa di alcuni problemi di salute le loro gia' precarie finanze si erano ulteriormente immiserite. il nonno lavorava presso la segheria locale e la nonna, oltre a portare avanti la casa e la famiglia, badava a qualche mucca nella stalla; il latte di quelle mucche era una fonte preziosa per arrotondare e veniva venduto ai villeggianti e poi c'erano il burro, i formaggi, la carne...
avevano si' qualche prato per il pascolo ed il fieno, ma tutto sommato poca cosa; cosi' dovevano dipendere dalla "bonta' " di qualche ricco proprietario (magari anche parente) che gli permettesse di pascolare e di tagliare sui loro prati... e capitava magari di essere vittime delle angherie e dei soprusi di questi personaggi, come quella volta che...
... era fine giugno,la giornata era bella e l'erba era alta, pronta per un abbondante taglio...la nonna senti' uno forte rumore di lavori in corso nei prati dietro casa, quelli dei cugini ricchi e proprio quelli che erano stati loro concessi in uso. si reco' sul posto e fu uno shock: alcuni operai stavano abbattendo le piante e facendo legna, il raccolto (la fienagione) era compromesso. la nonna si permise di dire al cugino proprietario che era li' a dirigere e ad assistere "ma proprio adesso? non potevate aspettare qualche giorno che il fieno fosse tagliato?" e il cugino sprezzante le rispose "Caterina questa e' roba mia e ne faccio quello che voglio, quanto a voi aggiustatevi. qui non c'e'posto per voi!".... e cosi' si trovarono con il problema delle mucche da sfamare...

domenica 13 giugno 2010

dicono

dicono che, avendo perso la mamma da piccolo, fu allevato da una zia.
aveva un caratteraccio... per disperazione la zia fini' con il suicidarsi gettandosi nella Stura, ma ...
qualcuno dice che non fu suicidio...

ho paura che questa maledizione, in qualche modo, si ripeta...

domenica 7 febbraio 2010

compleanno

avrei dovuto essere un pesci e invece sono un acquario. sono nato, infatti, di otto mesi e quando nacqui sembrava dovessi morire. pesavo poco piu' di un kilo e anche mia madre le ha viste brutte. dopo una gravidanza quasi normale - nonostante le vicissitudini con il ramo di famiglia di mio padre - all'improvviso nefrite e rischio di vita sia per partoriente che per nascituro.
... dunque urgente ricovero e - dal momento che si preannunciava un lungo periodo di degenza - ricovero non al vecchio ospedale di lanzo, ma su consiglio del medico, in casa di cura privata...
... e qui nasco quel 7 febbraio di tanti anni fa'.

i miei non avevano soldi e per il mese di ricovero fu la mia nena a fare da infermiera alla mia mamma e a viaggiare su e giu' tutti i giorni e a fornirle le cose che non aveva, tipo i ricambi e la biancheria....

... e poi un giorno fummo dimessi (io e mia madre). mio padre si presento' al proprietario della clinica, pronto a farsi prestare soldi in giro per poter saldare il conto... ma il proprietario fu un gran signore... conoscendo le difficolta' in cui versava gli disse "silla perche' vuoi pagare adesso? mi pagherai piu' avanti! ora vai... davanti a noi c'e' tutta una stagione estiva... vai, lavora, metti da parte qualcosa e poi mi pagherai!"
... e infatti fu cosi'!...